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mercoledì 27 febbraio 2013

Venghi avanti dottò


Esistono avvocati ai quali non faremmo neanche scrivere una lettera di protesta, architetti a cui non affideremmo neanche l’arredamento di una cantina, medici a cui non ci faremmo neanche tagliare le unghie, ingegneri da cui non faremmo progettare neanche un triciclo a pedali, politici a cui… no, questa è facile.

Però del chimico, del biologo, del farmacista non si dubita mai.

Basta che uno dica “perché io sono un chimico (o biologo o farmacista )” e tutti a pendere dalle sue labbra.

Chi cerca, trova. Forse


Si ritiene che in Italia non si faccia ricerca.
Non è vero.
L’Italia non è solo una nazione di santi, poeti e navigatori.
E’ anche un popolo di musicisti e di curiosi.
E il curioso, nella definizione più encomiabile, è uno che non si ferma alla superficie delle cose, si guarda intorno, vuole di capire, cioè cerca.