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venerdì 24 luglio 2015

Anto', fa caldo

E' il tormentone dell'estate, questa in particolare, dannatamente calda.

E noi proseguiamo con i tormentoni delle frasi inverosimili che accompagnano i cosmetici e le loro presentazioni.

Adesso salta fuori il "cosmetico fresco".

Se per fresco intendiamo rinfrescante, tipo un'acqua agli agrumi, un bagnoschiuma alla menta o cose del genere, potrebbe andare bene.

Potrebbe andare bene, ma non proprio bene, perchè se dico fresco intendo il prodotto, se dico rinfrescante intendo la sua azione.

Quindi dire cosmetico fresco è una stupidaggine: cosa voglio intendere con cosmetico fresco?
Che gli altri sono vecchi e stantii?

Che li faccio al momento come il farmacista in laboratorio che ne fa 100 grammi alla volta?

Oppure che uso la foglia di lattuga così come la compro dal fruttivendolo e gli altri usano estratti secchi?

Da un sito di un'azienda che sostiene di fare cosmetici freschi, parrebbe valida l'ultima ipotesi:

Copiamo/incolliamo dal sito dell'azienda, e in blu aggiungiamo le nostre considerazioni.:



[Cosmesi fresca, una delizia per tutti i tipi di pelle
La fresca naturalità di XXX racchiude un concentrato di efficacia. Tutti gli ingredienti della cosmesi fresca XXX sono messi a disposizione dalla natura stessa e non vengono alterati da ricette che vogliono darsi una patina di scientificità. La lattuga dell'ortolano, appunto. Fermo restando che un estratto, quale che sia, si trova in natura e un processo lo subisce (se non altro quello di estrazione).

Affinché i principi attivi possano sprigionare tutta la loro efficacia, essi vengono estratti, (appunto) lavorati e combinati nel modo migliore.
Freschezza assoluta, conoscenza e una buona porzione di cuore

L'accuratezza con cui vengono lavorate le materie prime fresche preserva i preziosi ingredienti in modo ottimale. La cosmesi fresca XXX evita alla pelle conservanti, solventi, stabilizzatori e oli minerali. Ci piacerebbe allora sapere in cosa vengono dispersi questi ingredienti freschi, visto che i prodotti sono emulsioni, soluzioni e altro, che almeno l'acqua la contengono. Ciò implica che i prodotti abbiano una scadenza. Per questo la cosmesi fresca e high-tech XXX è "Da consumarsi entro__". La data di scadenza è obbligatoria per i prodotti che hanno una durata di vita inferiore ai 30 mesi, oltre i 30 mesi si deve mettere il PAO. Lo dice la legge, che poi sia giusto o sbagliato, questo è un altro discorso.
E se i loro ingredienti "non vengono alterati da ricette che vogliono darsi un patina di scientificità", cosa significa per loro high-tech?



Dietro al segreto della freschezza si nasconde una buona azione per la pelle davvero unica: l'industria cosmetica tradizionale è costretta a utilizzare una gran quantità di conservanti chimici (che sono regolati per legge e che sono necessari per poter garantire un prodotto conservato in modo opportuno in tutte le condizioni climatiche e d'uso, quindi non sono certo in gran quantità. Sono in quantità giuste per garantire la conservazione e sono comunque entro i limiti di legge se vengono utilizzati conservanti codificati come tali nell'allegato) ) a causa dei tempi lunghi dei suoi canali di distribuzione, che non le permettono di utilizzare materie prime naturali e deperibili, (le materie prime naturali, come le chiamano questi qui, sono semplicemente degli estratti, che possono essere secchi, glicerici, glicolici, oppure degli olii, e che sono stabili per lungo tempo. Avere a disposizione un ingrediente velocemente deperibile ed inserirlo in un cosmetico senza opportuni accorgimenti ci vede in totale disaccordo) o di utilizzarle solo in quantità limitate (e perchè?). La cosmesi fresca XXX spezza queste barriere!
Il prolungato processo di stoccaggio e vendita, che caratterizza la distribuzione dei prodotti in commercio, richiede una capacità di conservazione di 30 mesi che si può ottenere soltanto mediante un pesante ricorso alla chimica (perchè invece l'acqua è filosofia, la formula H2O è un segno tribale per pochi eletti: tutto è chimica). È immaginabile che un cosmetico industriale di 100 ml contenga una buona quantità di conservanti.
A parte il fatto che la pelle non le apprezza, queste sostanze chimiche tolgono anche spazio agli elementi preziosi per il trattamento della pelle.O ci sono, o ci fanno: per avere un'azione specifica, in un prodotto deve essere inserita una certa percentuale di principi attivi, in quantità tale che esplichino la loro azione. Inutile metterne il doppio o il triplo. Quella ci vuole, quella si mette. E la formula si porta a 100 con il solvente (acqua o olio che sia). Quindi, se io devo mettere il 3% di un ingrediente, la differenza è 97%. Nel 97% rimanente io metto tutto il resto della formula, quali che siano questi ingredienti: solventi, emulsionanti, condizionanti, solubilizzanti, viscosizzanti, aromatizzanti, eccetera eccetera, e magari uno 0,8 di conservanti: dov'è il problema? il 3% di attivo c'è. Ed è quello che conta.
XXX rinuncia alla chimica per il bene della pelle Ah si? Nei loro prodotti c'è l'olio di Jojoba, l'acido ialuronico, la ceramide 3 e tutta una serie, ovviamente, di molecole chimiche: del resto non può essere diversamente, dal momento che tutto, proprio tutto, è una molecola chimica.
La cosmesi fresca XXX ha scelto di imboccare un'altra strada. Prodotta fresca e spedita immediatamente ai consumatori, è ricca di essenze naturali e priva di sostanze chimiche inquinanti. Una vera cosmesi naturale.]

 Ecco, a noi piacerebbe leggere un INCI completo dei prodotti freschi di questa casa XXX, che non li pubblica sul suo sito. Sito dove, oltre alle stupidaggini di cui sopra, abbiamo visto che i prodotti non sono venduti in monodosi (che avrebbero un loro perchè, in questo caso) ma in flaconi dai 15 ai 150 ml.
Non è obbligatorio pubblicare l'INCI, ma se tu mi dici che formuli in un modo diverso dagli altri, io voglio verificarlo.
Quindi scriveremo una mail a questa casa, chiedendo l'INCI di un paio di prodotti e vi faremo sapere.

Inoltre, a noi piacerebbe non leggere più queste castronerie, che prendono platealmente in giro in consumatore che non può sapere certe cose.
Mentre ci piacerebbe leggere che sono state sanzionate.

Va bene che fa caldo, ma se devo usare qualcosa di fresco, o mi mangio una granita o mi faccio una doccia con il bagnoschiuma alla menta.
Non uso il cosmetico fresco. Che non ha nessun senso.






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